La storia Omega inizia nel 1848 quando Louis Brandt istituisce un workshop sugli orologi a Chaux-de-Fonds in Svizzera che i suoi due figli, Louis-Paul e Cesar, trasformeranno in manifattura nel 1879.
Risale al 1892 la creazione del primo orologio da polso “first minute-repeater” e al 1900 il primo orologio prodotto industrialmente sotto il marchio “Omega” durante la guerra Boera.
Già dal 1901 la realizzazione di un orologio speciale per motociclisti, attaccabile direttamente al serbatoio, preannuncia il legame che unirà a lungo Omega al mondo dello sport.
Infatti nel 1909, per la prima volta, la casa orologiaia sarà responsabile del cronometraggio della Gordon-Bennett Cup, una gara internazionale di mongolfiere, e nel 1932 avrà inizio a Los Angeles la collaborazione con i Giochi Olimpici, di cui ancora oggi Omega è cronometrista ufficiale.
Importante è la creazione nel 1917 di un quadrante con indici in tessuto che ne consentono la lettura attraverso le dita, nel 1929 dell’orologio Omega Armure, super anti-shock, nel 1943 della prima serie di orologi automatici.
E’ il 1948, invece, l’anno di nascita dell’Omega Seamaster, il primo orologio solidamente resistente all’acqua. Il lancio dell’Omega Constellation, una serie di cronometri a carica manuale, è del 1952.
L’anno successivo la casa madre introduce il sistema di pulizia ad ultrasuoni che elimina l’inconveniente pulizia manuale.
Altra tappa fondamentale è nel 1957 la creazione dell’orologio Omega Speedmaster, scelto dalla NASA e celebre per essere stato il primo ed unico orologio ad andare sulla luna il 21 luglio del 1969, al polso di Neil Armstrong. E quando l’anno successivo un’esplosione danneggia l’Apollo 13, è proprio un orologio Omega Speedmaster a misurare manualmente la precisa spinta del motore richiesta per rientrare nell’atmosfera terrestre e salvare le vite dell’equipaggio.
Nel 1974 si passa dallo spazio al mare con l’ Omega Cronometro Marino che rappresenta un primato unico nella storia degli orologi.
Nel 1985 il celebre marchio viene acquisito dall’attuale Swatch Group, e tre anni dopo tutti i membri della spedizione sottomarina Nautilus indossano un Omega Seamaster Professional 200m nella discesa a 4.400 metri sotto l’Oceano Atlantico.
Nel 1994, per commemorare il centenario del marchio Omega, Maurice Grimm e André Beyner creano il primo orologio da polso con tourbillon centrale. Cinque anni dopo si assiste al lancio dello scappamento co-assiale, il rivoluzionario design ad opera dell’inglese Gorge Daniels, che richiede quasi nessun lubrificante. Questa invenzione apre una nuova era per l’esattezza, la longevità e l’estetica nel design di orologi.
“Omega official timekeeper” è l’etichetta che da sempre accompagna il celebre brand e ne legittima il ruolo fondamentale di cronometrista sportivo. E proprio per celebrare i Giochi Olimpici di Pechino 2008 tra gli ultimi nati in casa Omega c’è l’ Omega “Seamaster Aqua Terra Chronograph Limited Edition”, terzo modello della collezione di segnatempo Beijing Olympic, ispirata al tema del numero 8, considerato fortunato in Cina.
Chi vuole approfondire il legame tra Omega e il “timekeeping” sportivo può visitare un link dal sito ufficiale che offre la possibilità di visionare in diretta tutti i risultati tempistici cronometrati da Omega. Mentre dal sito ufficiale è possibile accedere a molte informazioni e curiosità relative al celebre marchio. Dai dettagli storici e tecnici fino alla sezione Ambassadors, con una galleria di testimonial prestigiosi: Nicole Kidman, Cindy Crawford, Micheal Schumacher, Gorge Clooney e tanti altri.
Infine chi preferisce un’esplorazione diretta del mondo Omega può visitarne il museo, situato a Bienne, dove sono raccolti circa 4 mila orologi, movimenti, accessori, documenti, foto, posters e riconoscimenti ufficiali.
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