GIRARD-PERREGAUX
Nel 1791 a diciannove anni Jeanne-François Bautte firma il primo orologio con il suo nome. Questa data sigla la nascita della Girard-Perregaux e l’apertura di una manifattura a Ginevra i cui orologi avranno un enorme successo presso tutte le corti d’Europa.
Nel 1837 Jeaques Bautte e Jean Samuel Rossel ereditano la guida dell’azienda dal fondatore portandola avanti con successo. Nel 1852 Constant Girard fonda la Girard & Cie: due anni dopo diventa Girard-Perregaux, a seguito del suo matrimonio con Marie Perregaux e una nuova manifattura viene aperta a La Chaux-de-Fonds.
Il tourbillon presentato in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi nel 1867 vince la medaglia d’oro e nel 1889 vede la luce il capolavoro storico di Constant Girard, il cosiddetto tourbillon Girard-Perregaux “Three Gold Bridge”, frutto di molti anni di lavoro anch’esso vincitore della medaglia d’oro all’ Universale di Parigi dello stesso anno.
La Maison continua la sua ricerca nell’innovazione degli orologi da indossare al polso e nel 1880 un ordine importante viene effettuato dall’Imperatore Wilhelm I di Germania in persona per gli ufficiali della Marina dell’Impero. Ne furono prodotti 2000 esemplari: il primo esempio di produzione su larga scala di orologi da polso nella storia; ma nell’epoca dell’orologio da tasca questa idea è recepita dal pubblico come troppo rivoluzionaria e la produzione viene interrotta.
Sarà solo con l’inizio del nuovo secolo che l’orologio da polso incontrerà il successo di cui gode ancora oggi.
Nel 1903 Constant Girard-Gallet eredita la manifattura dal padre e due anni più tardi la sua azienda fu eletta membro permanente di giuria all’interno delle maggiori fiere d’orologeria internazionali. Nel 1906 acquisisce la storica manifattura Bautte.
Nel 1928 è la volta di Otto Graef, orologiaio vincitore del MIMO (Manifacture Internazionale des Montre d’Or), che acquista l’intero capitale della società. In due anni la vendita degli orologi da polso supera quella degli orologi da tasca, dopo più di cinquant’anni dal primo creato dal grande anticipatore Constantin Perregaux. Negli anni quaranta continua la sua espansione in Europa e America, soprattutto con la linea water-resistent Girard-Perregaux “Sea Hawk”; cinque anni più tardi esce un modello rettangolare d’ispirazione Art-Decò, in seguito chiamato Girard-Perregaux Vintage 1945.
Verso la fine degli anni Sessanta è una delle poche aziende con al suo interno un reparto di ricerca e sviluppo, che la porterà a creare la Girard-Perregaux Giromatic Line; del 1975 è il modello Girard-Perregaux “Laureato”, a quadrante ottagonale.
Nel 1981 vengono fabbricate venti repliche del famoso tourbillon da tasca Girard-Perregaux “Three Gold Bridge”.
Nel 1992 le redini dell’azienda vengono prese dall’imprenditore italiano Luigi Macaluso e grazie al quale l’azienda stringe un sodalizio con Ferrari dal 1993 al 2004, caratterizzato dalla fertile creazione di modelli sportivi e grandi complicazioni. Luigi Macaluso è presidente anche del gruppo Sowind, formato da imprese attive nel settore dell’alta orologeria (oltre a Girard-Perregaux, JeanRichard, GPM, EMG, Phoenix, Tradema Italia/Japan/Usa/Germany).
Nel 1998 Macaluso acquista e restaura un palazzo storico del primo novecento, Ville Margherite, all’interno del quale allestisce il Museo Girard-Perregaux.
Nel 2001 la Maison lancia sul mercato il modello Girard-Perregaux “ww.tc” (world wide time control) un orologio da polso fuori misura che combina le funzioni del cronografo con l’indicazione delle ore del mondo.
Il 2004 è l’anno della nascita della linea femminile con piccole complicazioni meccaniche, Girard-Perregaux “The Cat Eyes Concept”, della sua partecipazione all’ American’s Cup come sponsor del team svizzero BMW Oracle. E dell’apertura della sua prima boutique a Gstaad.
Al Salon Internazional de la Haute Horlogerie del 2006, presenta i modelli Girard-Perregaux GP 2700 e Girard-Perregaux GP 4500, mentre agli anni Novanta risale la linea Girard-Perregaux GP 7000.
Con il modello Girard-Perregaux “The Laureato Evo3”, dotato di tre ponti in zaffiro, offre una moderna rivisitazione stilistica del suo storico tourbillon.
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